Differenza tra arancine e supplì
La cucina italiana è particolarmente ricca di ricette con differenti ingredienti e propone in campo enogastronomico una grande varietà di alimenti tradizionali e ricette conosciute e passate di generazione in generazione.
Nello specifico, all’interno della tradizione culinaria italiana sono presenti prodotti e piatti variegati tipici di ogni regione. uno tra gli street food maggiormente conosciuti sia in territorio nazionale sia internazionale consiste nel supplì e nell’arancino. Seppure questi sembrino molto simili, in realtà presentano delle differenze.
Entrambi sono presentati come una palla di riso e impanate, mentre all’interno detengono un ripieno con sapori tradizionali.
Sia il supplì sia l’arancina devono essere preparati prima con la bollitura del riso e conseguentemente con la frittura, ma ciononostante le ricette sono molto differenti tra loro.
Le differenze
L’arancina ha una forma sferica, che ricorda un’arancia, e ha un diametro dagli 8 ai 10 centimetri. Il supplì invece presenta una forma allungata e cilindrica.
La principale differenza tra i due consiste nel condimento utilizzato per la ricetta: la versione classica della preparazione dell’arancina prevede come ripieno una farcitura con mozzarella e piselli e il ragù di carne, mentre il supplì ha come ripieno la mozzarella filante ed è condito con una salsa semplice.
Seppure le tradizioni indichino questi ripieni è possibile sperimentare svariate versioni, anche alquanto golose.
I supplì sono differenti dalle arancine siciliane anche perché risultano del tutto rossi e contengono l’uovo. Nella ricetta originale romana del supplì solitamente si inseriscono delle rigaglie di pollo, le quali oggi sono sostituite dalla normale carne macinata per rendere la ricetta più pratica e vicina ai gusti dei consumatori. La panatura esterna del supplì invece è costituita da pangrattato, farina e acqua.
Possono anche essere cotti al forno al fine di ottenere un piatto più leggero e adeguato a diversi gusti.
Sia per quanto riguarda le arancine sia i supplì, al giorno d’oggi sono presenti tantissime varianti che includono molti ingredienti, quali: piselli, funghi, pancetta o verdure.
Gli ingredienti maggiormente usati per fare il ripieno sono pomodorini secchi o freschi, funghi porcini, formaggi vari, zucchine e passata di pomodoro unita alla carne.
Inoltre questo ripieno può essere aromatizzato tramite basilico o altre spezie.
I supplì inoltre, rispetto alle arancine in Sicilia, vengono considerate come moderno street food oppure antipasto all’interno delle pizzerie: questo perché possono essere comodamente mangiate durante una camminata e con le mani.
Sono anche presenti delle arancine di piccole dimensioni, ma normalmente queste si presentano come più corposi e grandi, pertanto sono una portata completa.
Arancine e supplì: le origini
Una volta presentate le principali differenze tra le arancine e il supplì, è possibile descriverne le interessanti originali. L’arancino da principio venne considerato come un dolce.
Il primo documento che tratta di questa pietanza in maniera esplicita risale al 1857, dove l’arancino venne presentato all’interno del dizionario siciliano-italiano appartenente a Giuseppe Biundi. Egli presentò l’arancino come un dolce composto da riso e avente la forma di una melarancia, solitamente mangiato nel corso delle feste in onore di S. Lucia.
Il supplì invece venne da subito considerata una pietanza salata e la sua origine risale al 1847, dove si ebbe la prima testimonianza di questo antipasto. Nello specifico, apparve nella Trattoria della Lepre situata nella città di Roma, precisamente nel menù.